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Uranio impoverito. Finalmente una Commissione di inchiesta al Senato - Giovedi, 23 Settembre 2004
Accogliendo una proposta di legge presentata nel 2002 da un folto gruppo di senatori, primo firmatario Forcieri, la Commissione Difesa del Senato ha votato, all´unanimità l´ istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta che dovrà indagare sui casi e le cause di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano, civile e militare, impegnato nelle missioni internazionali, nonché sulle condizioni di conservazione e l´eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari sul territorio nazionale. Il provvedimento dovrà essere completato con l´approvazione in Aula, che si auspica avvenga in tempi molto brevi. ”La ricorrenza e la continuità nel tempo di gravi affezioni che hanno colpito militari italiani che hanno operato nelle missioni di pace nei Balcani impongono una indagine che possa accedere compiutamente e rapidamente ad ogni possibile fonte di informazione e valersi di consulenze altamente specializzate”, ha detto il senatore Roberto Biscardini, membro della Commissione Difesa, ”non solo per accertarne cause e responsabilità, ma anche per individuare ed adottare adeguate misure di protezione. Da questo punto di vista, anche se la Commissione avrà un durata limitata ad un anno, il fatto che sia monocamerale dovrebbe consentire di svolgere i lavori in tempi sufficientemente rapidi, il che consentirà di raggiungere certezze anche sugli eventuali diritti per militari colpiti o per le famiglie di quelli uccisi dalla cosiddetta ”sindrome dei Balcani”. Molto importante è inoltre il fatto che si indaghi specificamente sulle eventuali conseguenze che lo stoccaggio o l´utilizzazione dell´uranio impoverito possono avere sul territorio nazionale e quindi sulla salute dei cittadini, tanto più se si considerino le incostanti ed incerte tutele ambientali su gran parte del territorio nazionale.”



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