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Associazione Riaprire i Navigli



  • 08 luglio 2014 - Dibattito su “Emergenza Seveso”.

    INTERVENTI IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 8 LUGLIO 2014
    omissis

    Dibattito su “Emergenza Seveso”.

    Il Presidente Rizzo così interviene:
    ”Grazie, consigliere Mascaretti. Darei la parola al consigliere Biscardini quale componente di maggioranza all´interno del Gruppo Misto, prego”.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    ”Grazie, Presidente. Io vorrei iniziare ringraziando il Sindaco per essere venuto qui oggi a riferire e vorrei ringraziare con lui tutte le istituzioni, la Regione Lombardia, la Provincia, la Protezione civile che comunque con le risorse che hanno e con le conoscenze che avevano sono intervenute da questa notte ad oggi. Contemporaneamente devo dire che anche il riferimento fatto dal Sindaco sulla possibilità di risarcire ai cittadini i danni è un dato importante nell´emergenza dell´oggi, ma è più importante, io credo, in questa sede, guardare alle questioni prioritarie, a quelle che ieri abbiamo discusso in parte, che il Sindaco ha illustrato anche ai giornali nei giorni scorsi, quelle che si chiamano: ”priorità Seveso”. Le ”priorità Seveso” non possono essere affrontate nell´emergenza, né l´emergenza a mio avviso va strumentalizzata da nessuna parte. Non sto facendo polemica con il centrodestra, dico che in generale quando si strumentalizza l´emergenza si rischia spesse volte di apparire anche ridicoli, apparire troppo cinici, iene, avvoltoi, sciacalli, insomma tutta quella roba lì che conosciamo bene.
    Il problema dell´emergenza Seveso è che non può essere affrontata nell´emergenza, è che il problema Seveso è un problema strutturale che riguarda anni e anni di assenza da parte di tutte le istituzioni - quelle locali, quindi Comune, Provincia e Regione, e quelle nazionali, quindi lo Stato, perché l´assetto idraulico del Paese non è solo di competenza degli enti locali - che non hanno saputo valutare le questioni dal punto di vista strategico e quindi oggi quello che si può fare è quello che si sta tentando di fare, cioè fare un tavolo di coordinamento tra il Comune, la Provincia, che non c´è più, e soprattutto la Regione Lombardia per affrontare il problema Seveso all´interno dell´assetto idrogeologico e idraulico della nostra realtà. Ed è un problema strategico nella misura in cui i costi per i danni - ad ecco qui i problemi di bilancio – per i danni che noi sopportiamo anno dopo anno per affrontare l´emergenza sono, a distanza di quarant´anni, molto maggiori di quelli che avremmo dovuto impiegare se avessimo affrontato strategicamente il problema Seveso quarant´anni fa. La somma di tutte le risorse che spendiamo quest´anno e l´anno scorso e l´anno successivo e il 2015 e il 2016 è molto maggiore di quella necessaria per gli interventi strutturali. Io ne conosco alcuni, alcuni li avevo gestiti io, faccio solo la cronistoria: 1990, ero io Assessore ai Lavori pubblici, accordo di programma Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia per lo scolmatore est, poi bocciato dall´Autorità di bacino ritenendolo un intervento che creava danno al sistema idraulico del Lambro; poi è arrivata l´esperienza del 2004 del Comune di Milano, il cosiddetto deviatore, una sorta di scolmatore più vicino, anch´esso criticato, questa volta dall´azienda AIPO, perché stava creando dei problemi al sistema idraulico, perché non è che criticando gli interventi della Regione, ad esempio, il Governo, con l´Autorità di bacino, interveniva per dire: ”fate qualcosa di diverso, addirittura vi metto i soldi per affrontare i problemi”, quindi ci trasciniamo una questione che dobbiamo avere il coraggio tutti insieme di dire che è una questione rispetto alla quale portano la responsabilità un po´ tutti.
    Oggi sembriamo avviati su una linea giusta di coordinamento rispetto alla quale si può pensare di orientare delle risorse non per affrontare questioni in emergenza, ma per affrontare le questioni dal punto di vista strategico e, noi ci auguriamo, definitivo. E´ da lì che viene fuori la proposta che feci io qui, in Aula, che poi è stata ripetuta, l´ha ripetuta il Sindaco, cioè l´idea che si potessero usare i fondi di A2A in modo strategico per affrontare il problema Seveso, che è un problema del sistema idraulico, non è un problema del Seveso, è un problema dell´assetto idraulico della nostra città, affinché quei fondi non andassero dispersi in mille rivoli.
    Concludo con questo mio intervento ripetendo le cose che ho detto ieri, secondo me nel sistema idraulico c´è anche quel pezzo maledetto della sovrapposizione delle acque del Seveso con la Martesana sotto a via Melchiorre Gioia. E´ difficilissimo ricostruire... un giornale di altissima tiratura domenica ha fatto una bellissima piantina dei problemi del Seveso, ha disegnato un tracciato del Seveso tutto sbagliato, non lo sa nessuno qual è questo tracciato, questi problemi non li conosce quasi nessuno. E su questo problema, se bisogna dire quando è successo il misfatto, secondo me è successo negli anni Sessanta. Fino agli anni Sessanta il Seveso attraversava via Melchiorre Gioia, andava in via Fabio Filzi e poi andava in via Galilei; nel 1960, quando si è coperta la Martesana, si è infilata l´acqua del Seveso nella Martesana ed è saltato il tappo. Chiudo con questo riferimento dicendo: ho apprezzato l´intervento di De Pasquale, prendiamo per buone le sue disponibilità e insieme, senza fare sciacalli, avvoltoi o iene, cerchiamo di fare questo progetto di riassetto idraulico della città di Milano”.
    Il Presidente Rizzo così interviene:
    ”Grazie, consigliere Biscardini”.
    omissis
    Mozione n. 1 collegata al dibattito “esondazione fiume Seveso”

    Il Presidente Rizzo così interviene:
    ”Grazie consigliere Palmeri. La parola al consigliere Biscardini, prego”.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    ”Grazie Presidente. Una piccola precisazione. Io avevo predisposto una modifica al testo, ma qualora il consigliere Cormio accettasse la proposta del consigliere Lepore, è inutile che io la faccia. Quindi, voglio sentire prima il consigliere Cormio”.
    omissis

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