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  • 27 maggio 2014 - Articolo 21 consigliere Biscardini - CC 27 maggio 2014 - Attentato al museo ebraico di Bruxelles e sensibilizzazione alla tolleranza e alla libertà di religione

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 MAGGIO 2014
    omissis

    Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “È nostro dovere cercare sempre di rispettare i punti di vista, anche quando più consiglieri comunali discutono sullo stesso argomento. Io voglio ripartire dall’intervento del consigliere Gabbai che condivido in pieno sul tema dei fatti gravi avvenuti a Bruxelles contro la comunità ebraica della città e del suo museo della memoria; il consigliere Gabbai ha giustamente ricordato i fatti drammatici che spesso accompagnano la vita di questa comunità in tutto il mondo, perché presa di mira da forze xenofobe, naziste, neonaziste o fasciste.
    Ieri ho partecipato, insieme ad alcuni consiglieri della maggioranza, all’iniziativa assunta dalla comunità ebraica al museo del binario 21 a Milano e sono rimasto impressionato da alcune considerazioni che vado a riportare qua, perché ci troviamo a Milano, nel Consiglio comunale di una città che si è sempre vantata di essere la patria della libertà e della democrazia; quello che si è notato (forse perché eravamo in campagna elettorale, ma probabilmente anche per altre ragioni) è che forse anche la nostra città è stata attraversata dalla famosa parola “indifferenza” ai fatti accaduti a Bruxelles, ricordando che tali fatti molto probabilmente non sono isolati, né degli episodi classificabili come il rigurgito di forze neonaziste o xenofobe, m probabilmente appartengono a qualcosa di più moderno, di più nuovo, non sono la fine di una storia vecchia, ma possono appartenere a qualcosa di più nuovo che è andato via via sviluppandosi in parallelo, anche attraverso il voto di domenica scorsa in Europa, per la nascita in Europa di forze sempre più grandi e consistenti che non hanno paura a inneggiare alla destra, al fascismo o al nazismo, che citano i padri di quelle drammatiche esperienze come fossero dei punti di riferimento politici e accompagnano queste politiche che sono dichiaratamente populiste.
    Ecco, allora iniziamo con il dividere le questioni; la prima questione che pongo è di fare di tutto perché Milano non colga quell’episodio nell’indifferenza, ma si ponga il problema della difesa, della tutela, della vicinanza e anche dell’affetto che dobbiamo avere nei confronti della comunità ebraica di questa città. La cosa non c’entra niente quando si strumentalizza questa vicenda, come è avvenuto in quest’Aula qualche Consiglio comunale fa, quando il consigliere De Corato, citando i fatti della Nigeria e citando le donne rapite in Nigeria, ha inneggiato alla cattiveria dei musulmani nei confronti delle donne; ecco, non c’entra niente, questo è un altro capitolo.
    Terzo capitolo; riprendo l’intervento del consigliere Forte: il tema della libertà di religione è un tema da difendere in quanto tale; tutti sanno quanto io sia un sostenitore del fatto che possa nascere a Milano, anche in coincidenza con Expo, una grande e significativa moschea, così come sono e sono stato nel passato sostenitore del fatto che a Milano potessero nascere non delle moschee ma dei semplici luoghi di culto anche per i musulmani, magari cose più semplici, ma che fossero in grado di garantire la libertà di culto e di religione; anche in questo caso, non utilizziamo l’attentato di Bruxelles contro la comunità ebraica per dire che c’è anche la comunità musulmana, perché si tratta di due cose completamente diverse, dal momento che la prima riguarda la democrazia e il fascismo, mentre la seconda riguarda la libertà di religione”.
    omissis

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