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  • 05 maggio 2014 - INTERVENTO AI SENSI DELL’ART 21 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 5 MAGGIO 2014

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 5 MAGGIO 2014
    omissis
    Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Grazie Presidente. Voglio esprimere apprezzamento all’intervento del consigliere Monguzzi sulle grandi questioni politiche che sono state affrontate da questo dibattito e aggiungo solo una questione che è molto più modesta, ma che mi è capitata personalmente e che riguarda il rapporto del cittadino milanese con la salute e con le strutture sanitarie di questa città.
    Mi è capitato domenica scorsa di andare in una sede della guardia medica per una piccola visita, sono stato accolto bene, salvo un po’ di coda, però il medico alla fine, per ottenere un piccolo collirio, mi dice: “No, non posso rilasciare ricette per il collirio”. Ho fatto una verifica e non sta scritto da nessuna parte che un medico generale non possa rilasciare una ricetta di questo genere, mi ha detto: “Deve andare al pronto soccorso oftalmico del Fatebenefratelli” e così ho fatto. Naturalmente avendo una piccola cosa ero in codice bianco e al Fatebenefratelli il codice bianco di una domenica normale vuol dire aspettare esattamente 10 ore! Io solo 6, alle sette di sera alle dodici e mezza di notte, ma c’erano persone che giustamente, avendo davanti codice gialli e verdi, rimanevano in coda per tutta la giornata.
    Sollevo questo problema perché nel 1997, quando Roberto Formigoni e la Giunta di Centro Destra in Regione Lombardia, approvò la malaugurata legge della riforma della sanità lombarda, invocavamo noi che eravamo all’Opposizione, la possibilità che i Comuni avessero la possibilità di intervenire su una struttura sanitaria che è di competenza regionale. So che siamo in un ambito limitato, al confine dell’extra legge, ma credo che avendo noi una Giunta di Sinistra, dopo vent’anni come quella proporzionalmente, che è durata più di vent’anni del governo Formigoni, forse potrebbe interessarsi di più.
    Mi auguro che già avvenga, mi fa piacere che ci sia qui sia l’assessore Majorino sia l’assessore Bisconti, in modo da invocare salute e benessere anche per i cittadini milanesi. Invoco che il Comune di Milano eserciti una forma di controllo delle strutture sanitarie pur non di sua competenza esistenti sul Comune di Milano anche perché ne va poi dell’immagine collettiva di un’organizzazione che in qualche modo ci riguarda, perché poi le persone che sono in coda danno un giudizio generale del malfunzionamento delle istituzioni che non è solo circostanziato alla Regione piuttosto che ad un altro, alla fine ci va di mezzo il sistema istituzionale.
    Ricordo poi alla consigliera Sonego che anch’io ho fatto un’interrogazione e risale al settembre del 2013, quando chiedevo alla Giunta un impegno per dedicare una strada a Salvador Allende. Non mi è arrivata nessuna risposta e leggo oggi sul giornale che alcune vie del City Life sono state dedicate a tre personalità della cultura della Sinistra italiana, Elsa Morante, Luciano Berio e Italo Calvino, però attenzione, dopo la Piazza a Luigi Berlinguer attenzione a una partigianeria politica anche nella nomina delle piazze e delle vie di questa città. Mi piace dirlo con chiarezza, tre vie di Citi Life sono intestate a tre esponenti del Partito Comunista Italiano degli Anni 60 – 70 – 80”.
    Il Presidente Rizzo così risponde.
    “Grazie consigliere Biscardini. Se lei è certo di avere presentato un’interrogazione noi non dubitiamo, però un’interrogazione quando non hanno risposta vengono discusse in Aula, quindi lo verificheremo”.
    omissis

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