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  • 30 gennaio 2014 - INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21 SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GENNAIO 2014 - Teatro di Porta Romana -

    INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GENNAIO 2014
    omissis
    Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Biscardini.
    Il consigliere Biscardini così interviene:

    “La questione che volevo trattare, riguarda una cosa che può apparire molto particolare ma reputo importante, mi riferisco al Teatro di Porta Romana, un glorioso teatro milanese, precedentemente cinema Lux, che per anni e anni ha rappresentato un pezzo della vita culturale di questa città, dagli spettacoli dell’Elfo agli spettacoli di Dario Fo, a tanti altri momenti in cui la cultura milanese e la produzione del teatro milanese si è espressa in quel teatro. Mi pare che nel 2006 – 2007 ci sia stata una convenzione in ragione del fatto che sopra il Teatro di Porta Romana si è costruito un edificio di abitazioni e quella convenzione prevedeva che si sarebbe realizzato comunque, dietro quell’edificio di abitazioni, il teatro nuovo di Porta Romana.
    Il costruttore aveva pagato una fideiussione, quindi mi rivolgo agli assessori D’Alfonso e Maran perché si facciano interpreti in qualche modo nella Giunta, quella fideiussione pagata dal concessionario è ancora – credo – attiva, e per giunta si era realizzato un progetto che prevedeva un parcheggio pubblico addirittura per garantire la vita del Teatro di Porta Romana con accesso da corso di Porta Romana.
    Il parcheggio è stato avviato, ci sono le paratie, ma poi nel frattempo dei cittadini di fronte, che non volevano vedere la torre scenica del Teatro di Porta Romana in Via Vaina hanno protestato contro quel progetto e allora mi risulta, con buona volontà, l’Assessorato ha tentato di trovare una soluzione perché si potesse realizzare il progetto di Porta Romana senza realizzare la torre scenica così alta, in modo da non dare fastidio a dei cittadini, che non avevano nessun titolo, ma avevano comunque protestato.
    Adesso apprendiamo dai giornali che un bene pubblico, in parte costruito, come i box, verrebbero riempiti di terra per realizzare un giardinetto, immagino che i cittadini di Via Vaina che non volevano la torre scenica adesso, con un giardinetto, saranno felicissimi, ma noi facciamo il giardinetto e non facciamo più il Teatro di Porta Romana! A me sembra un po’ paradossale, abbiamo una fideiussione da riscuotere, abbiamo un costruttore che deve pagare degli oneri che erano previsti in concessione, si è realizzato un pezzo di box che se fossi io l’assessore Maran li completerei e li metterei in vendita a 50 – 60 – 70.000 euro a box, così come è il valore dei box in Porta Romana e con quei soldi magari finirei il teatro, invece vedo che arrivano dei camion e ci buttano dentro la terra per fare un giardinetto.
    Io non ho mai sollevato pubblicamente questa questione ma ho l’onestà di dire che ho investito della questione l’allora assessore Boeri, poi ho investito della questione l’assessore De Cesaris, recentemente e so della sua sensibilità anche l’assessore Del Corno. Pongo adesso qui politicamente il problema, è giusto che una convenzione che prevedeva di realizzare un teatro realizzi un giardinetto, provocando addirittura un danno alle casse dell’Amministrazione Comunale? Questo direi in qualche modo che sia verificato”.
    omissis
    Il Vicesindaco De Cesaris così risponde:
    “Grazie. Con riferimento all’intervento del consigliere Biscardini in merito al problema connesso a Corso di Porta Romana, angolo Via Vaina e la mancata realizzazione del teatro, vorrei contestualizzare la situazione e fornire alcune precisazioni; il condominio che è stato realizzato in quel luogo è un condominio molto problematico che ha provocato tutta una serie di contenziosi, anche con l’Amministrazione, anche a causa di numerosi inadempimenti.
    A un certo punto ci siamo trovati con il buco, come diceva il consigliere Biscardini, per i parcheggi, ma una situazione di assoluto inadempimento e con un operatore nell’impossibilità di continuare, viene avviata una procedura di liquidazione perché non più in grado di far fronte alle spese, abbiamo naturalmente subito avviato il procedimento di escussione della fideiussione. Abbiamo avuto prima un giudizio da parte del Giudice ordinario che ci ha bloccato il procedimento di escussione perché il livello di contenziosi che sono oggi pendenti fra i singoli proprietari che hanno acquistato gli immobili, chi ha realizzato e tutta un’altra serie di problematiche che sono nate, non consentiva escussione. Ci siamo poi resi conto che comunque la fideiussione non era capiente. Gli oneri erano stati già versati e messi nel Bilancio,non c’erano destinazioni.
    Ma fronte di una situazione di vera pericolosità perché erano state fatte solo in parte le paratie per i parcheggi e un cedimento, a fronte del fatto che l’area è comunque un’area dove vi è l’accesso dei cittadini, sollecitati dalle autorità di controllo a trovare comunque una soluzione di presidio, siamo riusciti ad ottenere a spese di un pezzo dell’operatore che è rimasto, perché non tutti sono rimasti in vita dal punto di vista della capacità professionale dell’impresa, la copertura che è una sistemazione provvisoria a verde primordiale, in attesa di chiudere tutto il contenzioso e di vedere se riusciamo a trovare le risorse per condurre a buon fine la realizzazione del teatro.
    Più problematica per ragioni di staticità della struttura dei palazzi limitrofi e anche del palazzo che è stato realizzato, peraltro in forte difformità al progetto e quindi anche su questo stiamo “litigando” anche in sede giudiziale, è la possibilità di continuare o di realizzare dei parcheggi sotterranei.
    Aggiungo che trattandosi di Area C, c’è lì vicino, limitrofo, un parcheggio che ha delle difficoltà oggi, a raggiungere…e quindi anche questo ha reso meno necessario il parcheggio. Detto questo, oggettivamente, oggi non c’erano le condizioni, non potevamo continuare a tenere quella situazione di pericolosità e di abbandono.
    Quindi nessun danno all’Erario, nessuna modifica, ma una situazione provvisoria necessaria di fronte al fatto che rischiamo non solo che l’operatore fallisca, ma di veder cedere tutto quello che era stato realizzato con pericoli per l’incolumità pubblica. Grazie”.
    omissis

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