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  • 30 novembre 2015 - INTERVENTO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE 2015 - - - - N/239 Assestamento

    INTERVENTO IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 30 NOVEMBRE 2015
    - - -
    Omissis
    N/239 Assestamento
    Dichiarazione di voto
    PRESIDENTE RIZZO: La parola al consigliere Biscardini. Prego.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente. Io non ho potuto votare, per una serie di circostanze, il bilancio, nei mesi scorsi, quando fu approvato dall´Aula. Colgo l´occasione oggi per esprimere, a posteriori, il voto che sarebbe stato di astensione. E così faccio oggi rispetto a questa delibera di assestamento, dicendo solo poche cose.
    Io credo che il Consiglio comunale tutto, maggioranza e opposizione, sia ormai, più di una volta, imbarazzato a votare delle delibere così come vengono proposte dalla Giunta, perché abbiamo verificato, nel corso dei mesi, forse degli anni, che la Giunta si è dimostrata quasi sempre impermeabile alle proposte, alla discussione, alle indicazioni che venivano dal Consiglio comunale. Questa è la ragione di fondo per cui mi sarei astenuto allora e mi astengo oggi, perché mentre io vedo nel Consiglio comunale, da più parti, la voglia sempre, anche con tenacia, di guardare al futuro con un certo spirito strategico, cercando di tirare fuori, a fatica, indicazioni che guardano al domani, il più delle volte siamo invece obbligati a stare alla quotidianità, solo alla quotidianità.
    Faccio notare che molti strumenti di programmazione economica, di sviluppo e di urbanistica non arriveranno in tempo per la fine della consiliatura, mentre ci si era impegnati a farlo. Ci riempiamo la bocca di Expo, come se Expo fosse l´unica fonte di sviluppo della nostra città, non lo può essere e non lo sarà anche se è certamente una grande opportunità se va raccolta.
    Non ho avuto la soddisfazione non per responsabilità dell’assessore Balzani che inevitabilmente deve fare sintesi nel rapporto con gli altri assessorati, però non ho avuto soddisfazione non di vedere approvati, ma nemmeno di essere discussi provvedimenti, emendamenti, indicazioni di lavoro che nel corso del tempo non ci siamo mai dimenticati di proporre in termini molto costruttivi, anzi, devo dire che c’è una delusione profonda nel comportamento della Giunta e di chi la guida, anche del comportamento del Sindaco che non so quanti interlocuzioni ha avuto con i Consiglieri comunali per recepire consigli, indicazioni e da queste fare sintesi riconoscendo nel Consiglio la rappresentanza di una parte viva della sua cittadinanza, non sono solo gli amici che contano anche i cittadini, qualche volta rappresentati dai Consiglieri, contano di più.
    Rimango insoddisfatto da questo modo di lavorare, non ci sono state indicazioni sulle politiche di investimento, il consigliere Cappato come me cita sempre i Navigli e le conche che sono entrate nel Piano triennale, ma non si capisce come ne escono. La politica di edilizia sociale rimasta nel limbo, purtroppo se n’è andata l’assessore De Cesaris, dovevamo addirittura fare degli aggiornamenti al PGT perché con quel PGT l’edilizia sociale non ci sarà mai, pensare che la facciano i privati ricavando lo 0,3 per cento delle loro volumetrie è una pia illusione, da 5 anni chiedo che si mettano a disposizione 15 milioni all’anno perché senza risorse pubbliche non si fa edilizia sovvenzionata e così vale per il potenziamento e la riorganizzazione della macchina comunale che secondo me finirà la nostra Consiliatura e questa macchina è stata grosso modo quella di prima e non ha avuto da parte nostra una spinta di una sua forte riorganizzazione. Cito per ultimo, anche qui ci trasciniamo una negligenza, la lotta all’evasione fiscale che cito tutti gli anni. Sono stato sebeffegiato anche pubblicamente dal Sindaco, mi dispiace che il Corriere della Sera qualche settimana fa mettendo una tabella dei Comuni che hanno fatto la lotta all’evasione fiscale, è vero che il Comune di Milano ha il massimo rispetto a tutti, ma ha il minimo – ripeto che ha il minimo – in termine di quota procapite di quell’entrata. Non scherziamo, non siamo stupidi nel leggere i numeri, abbiamo fatto le elementari ed anche l’università, quindi questo rimane un neo e non un pregio come lei mi ha corretto lo scorso anno.
    Per questa ragione mi astengo sul bilancio che discutiamo rilevando anche un dato politico, non sono delibere a caso quelle del bilancio, o c’è la voglia di confrontarsi o ci si trincera dietro l’arroganza che determina il silenzio assoluto e l’incomunicabilità tra le parti in commedia che sono in questo caso Giunta e Consiglio.
    PRESIDENTE RIZZO: Grazie consigliere Biscardini.
    omissis

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