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  • 11 dicembre 2014 - INTERVENTO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 11 DICEMBRE 2014 - Criteri di valutazione delle istanze presentate in occasione del bando per la realizzazione di luoghi di culto.

    INTERVENTO IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 11 DICEMBRE 2014
    Omissis

    O.D.G.: Criteri di valutazione delle istanze presentate in occasione del bando per la realizzazione di luoghi di culto.

    PRESIDENTE RIZZO: Prego, consigliere Biscardini.
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie Presidente. Ho letto con estrema attenzione l’ordine del giorno del consigliere Forte perché so quanto il consigliere Forte sia preciso e meticoloso quando scrive i suoi documenti.
    (intervento fuori microfono)
    CONSIGLIERE BISCARDINI: Consigliere Forte, mi stavo rivolgendo a lei dicendo che avevo letto - cosa che non faccio di solito sempre – con grande meticolosità il suo ordine del giorno perché so che lei è persona precisa e affronta le questioni di merito argomentandole. Questo è un grande merito. Come sollevava prima l’Assessore, sostanzialmente lo spirito di questo ordine del giorno va nella direzione di trovare dei criteri integrativi a quelli che nelle Commissioni a cui lei ha partecipato e che io ho presieduto abbiamo in qualche modo discusso, e poi vedremo la delibera finale. Io mi sono trovato con lei, al di là di tutte le argomentazioni specifiche, su una posizione molto diversa perché io reputo che i due pilastri del bando presentato dalla Giunta, che in qualche modo fa riferimento ai contenuti fondamentali e che mettono le religioni tutte sullo stesso piano sono elementi sufficienti a valutare le proposte che verranno. Per la verità avevo espresso solo una questione, che secondo me doveva andare nella direzione di una maggiore attenzione ai problemi della libertà di culto delle confessioni religiose. Io per esempio eccepisco il fatto che per esempio siano solo tre le aree, perché ho posto la questione se dovessero arrivare più richieste cosa si fa e immagino che il buonsenso vorrà che si troveranno nuove aree o nuove soluzioni ma per ora le aree nonostante si era pensato originariamente fossero quattro sono diventate tre e con la limitazione che una confessione religiosa non può averne più di due. Questa è la questione di merito. La questione che lei solleva e che io non condivido nel modo più assoluto è che nel suo testo c’è una sorta di eccezionalità islamica che non appartiene né alla cultura del nostro Paese né al dettato costituzionale. Esso non parla mai di una religione diversa dall’altra ma parla genericamente di libertà di culto e al famoso articolo 8 della Costituzione, visto che in un suo punto si parla addirittura di quello che dovrebbero fare i ministri di culto, c’è scritto che ogni confessione religiosa diversa da quella cattolica ha diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico itali

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