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Associazione Riaprire i Navigli



  • 07 luglio 2005 - Intervento in Senato sugli attacchi terroristici a Londra

    Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio esprimere il sentimento di dolore e di sdegno di tutti i Socialisti democratici italiani di fronte a questo nuovo attacco terroristico che ha colpito così drammaticamente oggi, a Londra, il popolo inglese.
    Siamo vicini naturalmente alle famiglie delle vittime, ai cittadini di quella città e a tutto il popolo britannico ed esprimiamo loro la nostra più sincera solidarietà; uguale solidarietà esprimiamo alle istituzioni e al Governo di quel Paese, nella consapevolezza che quei terribili atti terroristici hanno colpito e ferito anche noi nella medesima misura.
    Questi attacchi hanno nuovamente colpito i valori della pace, della solidarietà, della giustizia, della democrazia e della libertà e, ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un attacco efferato di chi vuole colpire il mondo occidentale e l´Europa. Per questo ci associamo al messaggio comune dei Capi di Governo, oggi riuniti al G8, e al messaggio del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, con le sue parole, si è fatto portavoce dei sentimenti unanimi del popolo italiano.
    Siamo vicini a tutti i cittadini di buon senso che, armati di assoluta responsabilità, non sono disposti, di fronte al terrorismo, ad indietreggiare nemmeno di un millimetro, e che si distinguono al fianco di ogni iniziativa che si muove con fermezza per sconfiggerlo, senza tentennamenti e senza incertezze, consapevoli che l´unico modo per affrontare questo grave momento di crisi è costruire la più grande unità possibile di tutto il mondo democratico, occidentale e non occidentale, contro un nemico che deve essere individuato, isolato e battuto.
    Nessuno, proprio nessuno, forza politica o cittadino di un Paese democratico come il nostro, può stare se non da questa parte, dalla parte della civiltà della democrazia; civiltà della democrazia che al terrorismo deve reagire nella consapevolezza che questi attacchi rappresentano il segno di un nuovo modo di fare guerra alle libertà democratiche occidentali.
    Non ci sono i diseredati dei Paesi poveri del mondo, non c´è dietro questi attacchi terroristici il disagio economico e sociale di popolazioni povere; ci sono apparati, denaro, connivenze che alimentano fondamentalismi e radicalismi che si muovono a sostegno di un disegno sovversivo e pericoloso.
    Non vogliamo rinunciare ad essere cittadini liberi del mondo e vogliamo continuare ad esercitare il diritto ed il dovere di difendere ciò che la democrazia ha costruito e conquistato per noi e per tutti gli altri.

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