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Associazione Riaprire i Navigli



  • 02 febbraio 2005 - Atto n. 3 - 01864 - Disservizi e guasti sulla linea ferroviaria Milano-Venezia

    BISCARDINI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
    Premesso:

    che lunedì 31 gennaio 2005 si è verificato l´ennesimo guasto sulla linea ferroviaria Milano-Venezia a causa del quale il treno interregionale proveniente da Verona e diretto a Milano si è bloccato presso la stazione di Cassano D´Adda;

    che i passeggeri in attesa del treno nelle stazioni lungo la linea o su altri treni bloccati a seguito di quel guasto non sono stati avvisati da nessuno dell´incidente e quindi non sono stati messi nelle condizioni di affrontare gli inevitabili e conseguenti disagi a cui andavano incontro;

    che per la quinta volta in meno di un mese il quadrante nord-est della linea ferroviaria nazionale è stato interessato da un ulteriore guasto che ha prodotto gravi disservizi;

    che a seguito dell´ennesimo disagio subito dai pendolari gli stessi si sono resi protagonisti di una protesta spontanea, che ha bloccato la linea ferroviaria per circa cinque ore;

    che nel nodo ferroviario di Milano e della Lombardia si verificano sempre più frequentemente guasti sulle linee che determinano continui ritardi, disagi e danni economici per i passeggeri;

    che i pendolari della Lombardia e delle regioni limitrofe, di fronte all´insufficienza di una larga parte della rete ferroviaria del nord Italia, minacciano nuove e diverse forme di protesta contro l´inidoneità ormai evidente e palese del servizio che viene offerto;

    che il sistema della mobilità lombardo non può prescindere dall´esigenza e dalla necessità di utilizzare il mezzo di trasporto ferroviario per garantire gli spostamenti casa-lavoro-studio di un gran numero di cittadini,

    si chiede di sapere se ai Ministri in indirizzo, per quanto di competenza, risulti:

    di chi siano le responsabilità dei disservizi, dei disagi e dei ritardi che anche in condizioni di normalità si registrano con continuità sulla rete ferroviaria della Lombardia;

    se questi disservizi dipendano da un’arretratezza ormai consolidata degli impianti, della rete e del materiale rotabile, oppure se incida negativamente sul servizio una carenza di risorse correnti per il finanziamento dell´esercizio ferroviario di livello regionale e locale;

    se la carenza di risorse per gli investimenti e per la gestione del servizio dipenda dalla responsabilità dei trasferimenti del Governo alle Regioni o dai contratti di servizio già stipulati dalle Regioni e Trenitalia;

    quali iniziative intenda assumere il Governo, per la responsabilità che gli compete, affinché siano messi in essere tutti gli interventi necessari a rendere adeguata la rete ferroviaria nazionale anche dal punto di vista del rinnovo, della manutenzione ordinaria e straordinaria delle linee e dei mezzi, per garantire ai viaggiatori sicurezza, qualità e puntualità del servizio;

    se non si ritenga opportuno promuovere un tavolo di monitoraggio dell’intera rete ferroviaria lombarda cui partecipino, oltre a rappresentanti del Ministero delle infrastrutture, della Regione Lombardia, di Trenitalia, anche i rappresentanti degli enti locali e degli utenti, con lo scopo di individuare concretamente tutte le iniziative e gli interventi necessari a risolvere con urgenza una situazione ormai vicina al collasso.

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