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Associazione Riaprire i Navigli



  • 28 settembre 2005 - Atto n. 2-00779 - Accelerazione delle confessioni religiose

    BISCARDINI , ZANDA , MALAN , SALVI , DEL PENNINO , BOCO , FORLANI , DE ZULUETA , COMPAGNA , IOVENE , TURCI , MURINEDDU , CRINO´ , BATTISTI , LABELLARTE , CREMA , BUDIN , DONADI - Al Ministro dell´interno. -
    Premesso che:

    la nostra Costituzione tra i principi fondamentali riconosce la libertà di religione e quindi il diritto ad ogni cittadino di professare la propria religione;

    da tempo nell’agenda parlamentare è all’ordine del giorno la questione dell’attuazione dell’articolo 8 della Costituzione nonché l’approvazione delle intese per il riconoscimento delle singole confessioni;

    il nostro ordinamento riconosce che tutte le confessioni sono ugualmente libere davanti alla legge ed hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, purché non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano;

    in questi ultimi anni tutte le confessioni religiose, e quella cattolica in particolare, hanno avviato un importante lavoro comune per favorire il dialogo interreligioso;

    il contributo che lo Stato può dare affinché il dialogo interreligioso si rafforzi dipende anche dall’accelerazione delle procedure di riconoscimento delle confessioni ancora non riconosciute;

    il dialogo tra le religioni nel nostro paese può rafforzarsi se, anche dallo Stato, viene un reale contributo affinché le diverse confessioni siano poste in condizioni di parità;

    i rapporti tra confessioni e Stato sono regolati da intese con le relative rappresentanze e la competenza di avviare le trattative per la stipula delle intese spetta al Governo;

    ad oggi risultano firmate intese con l’Unione buddista italiana e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova nel marzo 2000 e con l’Unione delle chiese cistiane avventiste del 7° giorno nell’aprile 2004;

    nessuna delle suddette intese ha concluso il suo iter, in quanto il Governo non ha presentato al Parlamento i relativi disegni di legge per la regolamentazione dei rapporti tra queste confessioni e lo Stato, nonostante disegni di legge per questi riconoscimenti fossero stati già presentati nella passata legislatura;

    l’attuale Governo ha ritenuto di presentare, in data 18 marzo 2002, un disegno di legge, Atto Camera n. 2531, recante “Norme sulle libertà religiose ed abrogazione della legislazione sui culti ammessi”, che si è dimostrato un ostacolo oggettivo alla prosecuzione dell’iter di approvazione delle intese già firmate,


    si chiede di sapere:

    quale attività stia svolgendo il Governo per favorire il riconoscimento delle confessioni religiose non ancora riconosciute con legge al fine di applicare il dettato costituzionale e garantire l’esercizio della libertà di religione;

    se sia intenzione del Governo presentare disegni di legge per la regolazione dei rapporti fra lo Stato e le confessioni religiose per le quali sono già state definite e sottoscritte intese.

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